Confraternita Santissima Trinità

SS. TRINITÀ DEL MARAGLIANO

La Cassa Processionale della SS. Trinità
Confraternita della SS. Trinità di Lavagna


Al centro della piattaforma, bordata da una balaustra in legno dorato, s'innalza una complessa colonna di nubi, circondata da un arcangelo disposto diagonalmente, quattro angeli e cinque teste di cherubini. La zona superiore è governata da una simmetria piramidale, derivante dall'iconografia trinitaria. Dio Padre, dalla postura ieratica e frontale, e il Figlio, che torce il busto di lato, affiancano il globo e trattengono insieme lo scettro, sormontati dalla raggiera che reca al centro la colomba dello Spirito Santo.

Le vesti presentano svariati motivi decorativi incisi su fondo dorato. La tradizionale attribuzione della “cassa” a Maragliano, formulata dalla fine dell'Ottocento, è confermata dal rinvenimento della nota d'archivio: il 15 maggio 1733 è registrata nel Libro dei conti la somma complessiva di 1150 lire per l'acquisto della cassa. Nell'assetto complessivo e nei dettagli della struttura si nota la ripetizione di uno schema tradizionale e un linguaggio freddamente descrittivo.

La Cassa Processionale del Maragliano

Cassa Processionale del Maragliano
Oratorio della SS. Trinità

La Cassa Processionale del Maragliano

Cassa Processionale del Maragliano
Oratorio della SS. Trinità

La Cassa Processionale del Maragliano

Cassa Processionale del Maragliano
Oratorio della SS. Trinità

La magniloquente disposizione dei panneggi, la volumetria resa degli angeli e i volti dei due protagonisti inducono a ritenere che l'opera risulti assegnabile esclusivamente alla bottega. Il legno maggiormente utilizzato da Maragliano è il tiglio caratteristicato da una media durezza, da buona resistenza agli insetti xilofagi e alle variazioni di umidità. Ad un nucleo centrale composto da un tronco portante spesso sezionato, si aggiungono blocchi e tasselli posti parallelamente o ortogonalmente al tronco stesso, per le parti aggettanti come mani, teste e panneggi.

I blocchi sono assemblati con incollaggi a base di colla forte e chiodi di fermatura, mentre lo stucco serve per occultare i punti di sutura o eventuali fenditure del legno. Maragliano utilizza scalpelli finissimi e leviga accuratamente la superficie con carte abrasive, mentre le chiome sono incise con piccole raspe e solcate da sgorbie. Gli occhi delle figure possono essere intagliati nel legno e successivamente dipinti, oppure, per aumentare gli effetti realistici, sono realizzati in lamella vitrea a forma di arco di sfera, incastrata nella sede dell'orbita. Nel caso di complessi gruppi scultorei, la fase finale prevede la sistemazione delle singole sculture sui basamenti che fanno parte dell'allestimento scenografico o nel contesto teatrale delle nicchie e il loro fissaggio per mezzo di collante, grossi chiodi di ferro.

Cassa Processionale
A. Maragliano

La Cassa Processionale della SS. Trinità segue l'iconografia classica e rappresenta il Figlio alla destra del Padre, ed entrambi siedono sullo stesso trono di nuvole. Dio Padre è raffigurato come un anziano e la sua mano sinistra esce dalla composizione e si rivolge al cielo; il Figlio ha il volto rivolto verso l'esterno della composizione con la mano sinistra appoggiata sul globo.



Anton Maria Maragliano e bottega "Santissima Trinità" anno 1733
Legno scolpito, dipinto e dorato,
cm 285 Lavagna,
Oratorio della Santissima Trinità


Cassa Processionale